Mode e moda

La stessa parola, lo stesso significato, ma due differenti modi di viverla

I Tedeschi hanno poco interesse per la moda. I colori non vanno d’accordo? Gli abbinamenti sono stravaganti? Non importa. Ciò che conta è restare comodi.

Secondo  un recente studio, i Tedeschi non si interessano alla moda e non conoscono le ultime tendenze, nonostante la Germania ricopra un ruolo all’interno della fashion industry a livello mondiale. Parliamo di marche quali Hugo Boss e  figure come Jil Sander e Karl Lagerfeld. 

A quanto pare nei loro acquisti i Tedeschi sarebbero attratti  dalla praticità dei capi. L’associazione commerciale German Fashion ha infatti rilevato che più di un terzo dei tedeschi non nutre alcun interesse nei confronti del settore della moda. Il 32% degli uomini e il 28% delle donne in Germania sono completamente disinteressati al fashion. Danno invece molta importanza alla praticità, alla comodità e al rapporto qualità prezzo. Negli armadi tedeschi predominano stili pratici, comodi e senza tempo. Sarà per questo che in tutto il mondo si riconosce un tedesco dalle scarpe che indossa! 

sarà anche uno stereotipo, ma, se si immagina l’outfit di un  Tedesco, viene subito in mente il sandalo sportivo accompagnato da un calzino bianco in spugna. Ma in Germania non vanno “di moda” soltanto sandali e ciabatte antiestetiche. Molti indossano spesso scarpe da trekking anche per camminare in città. Fin da piccoli si usano gli stivali da pioggia (che in altri Paesi come l’Italia sono difficili da vedere in giro),t-shirt semplici, pantaloni tecnici e felpe in pile. A volte si intravedono anche cappelli da pescatore e occhiali da sciatore abbinati. 

Tuttavia, negli ultimi anni, le tendenze sono indirizzate verso un vestiario più pratico e funzionale in linea generale. Dai tacchi alti si è passati a usare Crocs, Birkenstock e ciabatte marchio Lidl. Anche il pile è stato rivalutato. E’ il cosiddetto normcore a risultare fashion. Questo trend si basa sulla apparente “normalità” dell’abbigliamento, quella normalità che faceva parte del guardaroba delle persone tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. T-shirt monocolore, jeans a vita alta e gamba larga, scarpe da ginnastica,  cappellini da pescatore, marsupi, calzini di spugna e capi over size sono alla base delle ultime tendenze. È così che il vintage è diventato il trend che tutti seguono. E da questo punto di vista Berlino risulta un centro metropolitano privilegiato data la grande varietà di mercatini dell’usato di cui dispone. Gender fluid e influenzato dalla club culture, lo stile berlinese è diventato qualcosa di a sé stante fino a influenzare anche i grandi marchi e le passerelle più importanti.

L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare.”  (Giorgio Armani)

Sicuramente se la Germania si basa sulla comodità e non sull’ultima tendenza, l’Italia è sempre molto attenta al dettaglio. L’Italia è famosa per il suo artigianato di alta qualità. La pregiata sartoria, il design di lusso, la produzione e l’esportazione di oggetti alla moda. La moda italiana è legata al concetto  di “Made in Italy”, un marchio che esprime eccellenza di creatività e artigianalità. I beni di lusso italiani sono rinomati per la qualità dei tessuti e per l’eleganza e la raffinatezza della loro costruzione. La moda, per l’Italia, non è comoda e pratica, ma elegante e raffinata. Infatti il suo obiettivo è quello di affascinare e stupire. Ad esempio un famoso stilista italiano, Giorgio Armani, basa i suoi lavori sullo stile, la classe e l’eleganza,incarnando quindi  le caratteristiche principali della moda italiana,tanto da essere chiamato  Re Giorgio.

Insomma resta attuale il detto: parla inglese, bacia francese, guida tedesco e vesti italiano 

Lucia Celotto, Giulia Haidu

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